Recensioni

Le parole non sempre possono arrivare dove arriva il cuore

Simone Castano

Attore


... gran parte del merito va alla tua scrittura. Un libro che, continuo a ripeterlo, si presta alla sceneggiatura di un film! Ancora i miei complimenti a te. Sono rimasto piacevolmente sorpreso.

Alessandro De Francesco

Scrittore


Chiunque dovesse leggere "Prelude" pensando che sia un semplice libro di vampiri andrebbe incontro a una sorpresa. Nonostante sia un romanzo dal ritmo sostenuto e scorrevole, che non delude le aspettative degli appassionati del genere, "Prelude" è in realtà un libro che scava nel profondo. Per quanto la trama del romanzo si snodi nella Scozia di fine '800, "Prelude" è molto più attuale di quello che si possa pensare. La bravissima Lea Valti usa il giovane protagonista William per indagare tra le pieghe nascoste dell'animo umano. Bella, infine, la crepuscolare ambientazione scozzese di fine XIX secolo e l'intreccio della trama letteraria, nella quale l'autrice sa districarsi con mano sicura... "

Annarita Borrelli

su Ignorarte


"Era una notte buia e fredda … ” … era il tempo di una metamorfosi. Sangue giovane sulle labbra morse e toccate dalle disgrazie dei vampiri e poi una sensibilità fragile che si innamora della beltà e del rosso dorato sorriso di una donna; il loro amore catturato dal buio tetro di una torre lontana, piena di cumuli di tremendi segreti e tracce nascoste; un destino a ritroso …

Myriam Pettinato

sy Il Gufetto


“Un veliero nella tempesta, senza timone né capitano, ecco cos’ero…” La presentazione del romanzo di esordio di Lea Valti, PRELUDE, svoltosi il 18 giugno scorso al Teatro Tor Bella Monaca, si presenta fin dal suo inizio come un viaggio nel viaggio, un intenso cammino nell’ambiguo percorso di crescita e di formazione del giovane William Druce, protagonista del romanzo, nella Scozia del XIX secolo...

Premio Graffitti Camuni Narrativa

Circumnavigarte


Siamo dinanzi a un’opera prima, è questo infatti il primo romanzo di Lea Valti. L’esordio è di sicuro valore. Il romanzo tratta della storia di un vampiro, o meglio, del percorso di autocoscienza da parte del protagonista. È ambientato alla fine del 1800 in Scozia, dunque rispetta il cliché più classico di questo genere letterario. E, devo dire, che lo stile rispecchia pienamente i tempi e i luoghi di ambientazione...

Ciro Pinto


Siamo dinanzi a un’opera prima, è questo infatti il primo romanzo di Lea Valti. L’esordio è di sicuro valore. Il romanzo tratta della storia di un vampiro, o meglio, del percorso di autocoscienza da parte del protagonista. È ambientato alla fine del 1800 in Scozia, dunque rispetta il cliché più classico di questo genere letterario. E, devo dire, che lo stile rispecchia pienamente i tempi e i luoghi di ambientazione...

Giuseppe Maiorca

Compositore


Ho finito ora di leggere Prelude. Lo ho trovato appassionante. Lo ho tradotto nei termini di ciò che penso della vita, che ci chiede di esprimere ciò che abbiamo dentro; la storia di un amore impossibile, ma profondo come la notte e al di là del concetto di tempo. Fuori dagli schemi a cui ci hanno abituato le convenzioni sociali, o la cultura stessa. William e Wynter sono i due volti in cui si presenta l'amore quando decide di scendere in mezzo alle abitudini degli esseri umani, per cui ha necessità del maschile e del femminile, che risolvano la sua potenza insostenibile. Talvolta, è capace di legare, di fondere mondi inconciliabili, figli della luce e delle tenebre, anche se la stessa Natura si oppone, anche se non è possibile arrivare ad una soluzione, a un lieto fine. In questa sfera nasce il rimpianto, la nostalgia, forse anche l'arte. Complimenti, Lea. È un bel racconto, e forse ciascuno di noi è sulla strada di capire cosa veramente sia quel "dentro" che chiede di venire alla luce, a costo di non poter vedere la piccola fiamma di una candela, perché fa male...

Stella Caporale

BANSHEE


Il romanzo mi ha catturato, mi ha fatto commuovere in più di un punto...il tuo modo di descrivere alcuni scorci della realtà così poetico...mi ha affascinato. 'Quando possiedi il nome di qualcuno puoi controllarlo. Entri in contatto con lui e smette di essere un estraneo. [...]. Gli avevo dato il mio nome per primo, scassinando così la sua fiducia e spingendolo a mettersi nelle mie mani.' Oppure '...un alito leggero di vento che bastò a sciogliere la neve e a lasciare che l'inverno si ritirasse sulle cime più alte ove difese quella posizione per parecchie settimane ancora.' O ancora, quella che mi ha fatto commuovere all'istante: 'L'unico modo di sfiorare le sue gote e le sue labbra era accarezzarle con la punta del carboncino e sfumarle con le dita.'. Beh...Sono contenta di averti scoperto in questo modo. Hai la capacità di suonare le corde delle emozioni, e di immaginare delle storie fantastiche. Non posso che ringraziarti, perchè era da tanto tempo che non provavo l'ebbrezza di farmi rapire da un romanzo. Grazie!